Abbiamo
avuto modo di dire all'Assessore De Poi e al Presidente Nava, sia
durante la Commissione trasporti sia durante il Consiglio di inzio
marzo, che comprendiamo le difficoltà che devono affrontare a fronte
di minori risorse in bilancio, ma non crediamo che debba essere il
trasporto pubblico locale a farne le spese. Capiamo che non sono i
tempi giusti per pretendere investimenti provinciali a favore del
cambio di mentalità di tutti noi, favorendo la progressiva
diminuzione della mobilità privata a favore di quella pubblica
(cambio impossibile se non supportato da seri investimenti
economici), ma dall'altra parte non accettiamo che a fronte di tagli
regionali non si batta ciglio e si “corra
ai ripari” tagliando corse di autobus qua e là, soprattutto
nelle aree montane della nostra provincia, ovvero quelle già dotate
di minori servizi e a rischio spopolamento progressivo.
Abbiamo
proposto soluzioni - ottenendo l'avallo anche della maggioranza
consigliare - che potessero riposizionare parte delle risorse
tagliate sui capitoli dell'Assessorato ai Trasporti, ma l'Assessore
De Poi ha rifiutato ogni via alternativa.
E,
francamente, la cosa ci ha molto stupiti!
Oggi
- a fronte di sollecitazioni di Sindaci, cittadini e Consiglieri
comunali a ripristinare le corse sia in Valvarrone, sia a Mandello -
chiediamo alla Giunta, ancora una volta, di ripensarci.
E
offriamo le due soluzioni che già abbiamo avuto modo di proporre: un
prelievo dal fondo di riserva, che possa in parte ripristinare i
50.000 euro mancanti, oppure portare le deleghe assessorili a otto,
tornando indietro nella scelta di nominare Fumagalli Assessore, e
conferendo anche a lui, come alla Consigliera Benedetti, una delega
consiliare ad hoc, non retribuita.
A
questo proposito ci permettiamo di sottolineare una particolarità:
Fumagalli – uomo - ha ricevuto una delega assessorile con tutti i
crismi; Colombo – donna - ha ricevuto una delega consiliare non
retribuita, in piena – e da noi non condivisa! - linea con la
scelta di Nava di avere una Giunta completamente al maschile.
E'
però necessario - perchè le nostre battaglie in Consiglio
provinciale abbiano una certa efficacia come è già successo per il
Piano cave - che i Sindaci continuino a pensare ai servizi, allo
sviluppo del nostro territorio e alla sua salvaguardia in modo
collettivo, perchè l'unione fa la forza. L'attenzione
prevalentemente focalizzata sul proprio particolare, seppur legittima
e comprensibile, talvolta fa perdere tutti quanti.
L'assenza
agli incontri e la debolezza di presa di posizione di alcuni Sindaci,
ad esempio, hanno permesso all'Assessore De Poi di effettuare i tagli
senza troppi sensi di colpa.
E
un risultato simile lo si vedrà, a breve, sugli effetti della
prossima variante ptcp (piano territoriale provinciale), dove, a
nostro parere, i Sindaci hanno deciso di non decidere.
Ma
questa è un'altra storia che avremo modo di approfondire.
19 marzo 2013 Gruppo PD in Provincia di Lecco