martedì 24 gennaio 2012

Intervento sul bilancio 2012 della Consigliera Chiara Bonfanti - C.P. del 20 dicembre 2011

Vorrei fare qualche considerazione sulla parte di bilancio inerente il settore Territorio.

Una premessa: in linea con quanto espresso dal Capogruppo Bruseghini, voglio sottolineare la poca opportunità – che s’avvicina ad essere scorrettezza – del convocare le Commissioni non solo dopo la scadenza della deposizione di eventuali emendamenti, ma addirittura ventiquattrore prima del Consiglio Provinciale. Ritengo che questa prassi sia lesiva del ruolo e dell’impegno di tutti noi Consiglieri – di minoranza e maggioranza – e che rischi di non garantirci gli strumenti per poter lavorare in modo serio. E visto che ci sentiamo di dover essere seri, perché rappresentanti diretti dai cittadini, essendo da loro eletti, chiediamo di avere a disposizione tutti gli strumenti e i tempi utili per poter approfondire in maniera completa uno dei documenti più importanti del nostro lavoro di Consiglieri Provinciali, ossia il bilancio.

Detto questo, il bilancio del settore territorio ci è stato presentato dall’Assessore Bezzi in tono piuttosto dimesso e – salvo aver sbagliato la lettura – un po’ sconfortato.

Sono state spese più parole per parlare del passato piuttosto che del futuro e questo ci preoccupa. Forse perché leggendo poi la relazione del 2012 ci siamo accorti che è la fotocopia precisa di quella del 2011, con l'aggiunta di refusi: in alcuni passaggi della relazione si fa riferimento al 2010 come se fosse l’anno in corso e al 2011 come se fosse l’anno di prospettiva. Si dice, infatti: “nel 2010 uno specifico Piano di Attività ha riguardato il censimento delle aree dismesse del territorio provinciale, mentre nel 2011 si prevede di realizzare un intervento prototipale che valorizza alcune potenzialità del SIT”. E si riprende dopo scrivendo “Inoltre nella prima parte del 2011 la Provincia di Lecco (…) intende diffondere presso il pubblico la conoscenza del database topografico….”.

E’ comunque evidente, al di là degli errori-lapsus di copiatura-scrittura, che alcuni progetti del bilancio precedente non sono stati sviluppati o lo sono stati piuttosto lentamente.
E questo pensare al passato come se fosse il futuro ci fa credere che non ci sia soluzione di continuità tra i due bilanci, e non in senso consequenziale o evolutivo, ma quasi di sovrapposizione. Non vorremo che ci si trovi già in un’ottica di dismissione degli Assessorati della Provincia: guardate che abbiamo ancora un po’ di tempo!

Ci è chiaro che la revisione del PTCP impegnerà quasi ogni pensiero e azione dell’assessorato.

Su tutto il resto, invece, s’è visto poco, se non un’evoluzione del Websit - avviato dalla passata amministrazione e portato avanti con una lentezza quasi immobile nel 2011 -  con un progetto prototipale  - che coinvolge due Comuni della nostra provincia: Merate e Perledo - tanto ampliamente caldeggiato da Regione Lombardia, quanto inesorabilmente non finanziato.

Su questo progetto vorrei fare due considerazioni:
1-La prima ha a che fare con le risorse economiche. Mi permetto di suggerire - come già fatto lo scorso anno sempre in questa occasione - di non costruire bilanci nella speranza che l’omogeneità politica con la Regione garantisca il finanziamento dei progetti.
Esistono le variazioni successive, eventualmente. Questo per evitare di trovarsi a dare per scontati soldi che, come in questo caso, nella migliore delle ipotesi sarebbero arrivati dimezzati e nella peggiore, ma reale, ipotesi non sono stati liquidati per nulla. Lo scorso anno dicevamo di stare attenti a costruire un bilancio solo su previsioni ipotetiche di contributi regionali, quest’anno abbiamo avuto la riprova che quello che vi abbiamo dato era proprio un buon consiglio…
2- La seconda considerazione è che crediamo sia corretto, nel caso di coinvolgimento dei Comuni in progetti provinciali, inviare almeno una lettera di avviso di interesse a tutti i Comuni che abbiano i requisiti previsti. Cosa che, se non abbiamo capito male, e se abbiamo capito male correggetemi, non è stata fatta in questa occasione.

Per quel che riguarda la revisione del PTCP, l’Assessore e tutti i Consiglieri sanno bene che la posizione del Partito Democratico – e in generale delle minoranze di centrosinistra – è, per usare un eufemismo, piuttosto scettica.

Continuiamo a considerarla una forzatura, soprattutto per quel che riguarda l’ambito delle aree industriali e produttive (per quel che riguarda gli altri ambiti, ci pare che si sia voluto mettere un po’ di tutto di più, senza avere molto le idee chiare..).

Continuiamo a ritenere che il Piano attuale, votato nel 2009, sia da considerarsi ancora valido, anche e soprattutto in questa situazione di forte crisi che colpisce il nostro territorio e che non ci siano ancora le condizioni per un ripensamento.

Oggi, poi, aggiungiamo un’altra riflessione e una domanda.
Siamo proprio sicuri, Assessore e Presidente, che sia opportuno dare una accelerazione di questo tipo, che rischia di forzare una lettura non esatta della situazione, perché contingente, che, visto lo stato di crisi, tra due anni non sarà, molto probabilmente, né attuale né veritiera? Non sarebbe meglio mantenere le indicazioni che già contiene il Piano Territoriale del 2009 – e lo ribadisco: del 2009 – con l’impegno sui Poli Produttivi e sui servizi interconnessi, preparandoci ad essere più tempestivi e realisti nel futuro prossimo?

Anche perché, e questo è un dato di realtà, è vero che qualche Comune o qualche imprenditore forza sull’ampliamento delle proprie aziende, ma in generale noi assistiamo ad un fenomeno di continua dismissione delle aree industriali. E questo ci pare, secondo gli elementi a nostra disposizione, un andamento che è solo al suo inizio, e non alla fine di un percorso.

Noi riteniamo che, in un periodo di scarsità di risorse, queste riflessioni siano opportune e dovrebbero essere – citando un passaggio dell’intervento dell’Assessore Bezzi dello scorso anno – da buon padre di famiglia.

Di conseguenza lanciamo una provocazione, che però potrebbe assumere la forma di un serio segnale:non sarebbe forse più utile che le risorse destinate nel 2012 alla revisione del PTCP vengano utilizzate a reale sostegno della produttività del nostro territorio, spostandole su progetti di supporto delle aziende in crisi e dei lavoratori?
                        Chiara Bonfanti – gruppo consigliare PD Provincia di Lecco

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