mercoledì 1 giugno 2011

Il Consiglio Provinciale approva a Oggiono la convenzione con il Casinò di Campione - da www.merateonline.it

Seduta ‘speciale’ per il consiglio provinciale, riunitosi nel pomeriggio di lunedì 30 maggio presso la sala delle adunanze del municipio di Oggiono.
Quella oggionese ha rappresentato l’ennesima “tappa” dei consigli itineranti indetti nei capoluoghi dei circondari lecchesi, voluti dalla giunta Nava per rinsaldare i rapporti di collaborazione tra Provincia e Comuni.
Tema “principe” della seduta è stata la modifica allo statuto della “Casinò municipale di Campione d’Italia Spa”, la società concessionaria della gestione del Casinò di Campione che vede nell’elenco dei propri soci le province di Lecco, Como e Varese.
In sostanza, come spiegato la presidente Daniele Nava, il rapporto societario con il Casinò di Campione ha portato negli ultimi anni a una drastica riduzione delle somme introitate dalla Provincia di Lecco, arrivata negli ultimi anni al completo azzeramento.
Parallelamente, negli ultimi anni il Casinò ha registrato una significativa diminuzione delle entrate, dovute fra l’altro all’incremento della concorrenza (casinò di Lugano e Mendrisio) e al successo di sistemi di gioco leciti quali lotterie e slot machines, sistemi diffusi negli ultimi anni a macchia d’olio sul territorio.
A complicare ulteriormente le cose è stata l’insorgenza di un contenzioso, tutt’ora pendente, tra la società di gestione del Casinò e il Comune di Campione d’Italia, titolare dell’autorizzazione a esercitare il gioco d’azzardo
Per far luce in questo complesso panorama, la società di gestione ha proposto ai soci (compresa la Provincia di Lecco) un nuovo schema di accordo di programma volto a massimizzare la collaborazione fra i soggetti, volto a sorpassare la congiuntura economica sfavorevole e il contenzioso in atto.
“Con questa soluzione possiamo pensare a un nuovo assetto societario che consentirà alla nostra Provincia di ricevere una parte dei proventi annuali del Casinò” ha spiegato ai presenti il presidente Nava.
Il nuovo accordo di programma prevede una collaborazione sinergica tra il Comune di Campione e la Province di Lecco, Como e Varese, finalizzata a rinsaldare i rapporti e a promuovere sul piano turistico e ricettivo il territorio di Campione.
All’atto pratico Campione d’Italia verserà alla tre province la somma di 4 milioni di euro (842.000 alla Provincia di Lecco) destinati alla riqualificazione dei rispettivi territori. Di contro le province si impegneranno a far conoscere a un pubblico più vasto le bellezze e le particolarità dell’enclave italiana, incrementando il numero di turisti e visitatori a beneficio delle attività commerciali operanti sul territorio campionese.
“L’accordo in questione darà respiro all’azienda che gestisce il Casinò – ha illustrato ai presenti l’amministratore delegato del Casinò Carlo Pagan – le sale da gioco presenti sul territorio stanno diventando di fatto dei “mini casinò” che creano concorrenza alle realtà come la nostra. Pensiamo quindi di immetterci sul mercato delle videolottery, espandendo la nostra offerta e incrementando l’immediato ritorno economico”.
Perplessità sulle modifiche allo statuto societario sono state mosse dalle minoranze. In particolare, i consiglieri Pd Anna Mazzoleni e Italo Bruseghini hanno parlato di “aspetti diseducativi legati all’inserimento della Provincia nel mercato delle videolotterie, come esposto dal dott. Pagan. Se un cittadino vuole può prendere l’auto e recarsi a Campione, ma una Provincia non può avvallare una simile azione di diffusione del gioco d’azzardo che, potenzialmente, può toccare ogni cittadino con il sistema del gioco via web. Nell’accordo è inoltre prevista un’entrata fissa annuale per il Comune di Campione, indipendentemente dalle entrate del Casinò. Qualora le entrate dell’attività non fossero sufficienti a coprire la quota di Campione, i soci – e quindi anche la nostra Provincia – dovrebbero farsi carico di una quota da versare per coprire le perdite aziendali”.
Critiche anche da Rocco Cardamone di “Azione Positiva”: “così come non è auspicabile che un’azienda ospedaliera alzi gli utili aumentando il numero dei malati, non è pensabile fare leva sulle debolezze umane per aumentare i proventi del gioco d’azzardo. Questa amministrazione non è chiamata a gestire un’azienda qualsiasi, ma ad occuparsi del sociale e della politica di un’intera Provincia”.

In sede di votazione il nuovo accordo di programma è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e con i 9 pareri contrari dei consiglieri di opposizione.
R.B

da http://www.merateonline.it/

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