mercoledì 26 gennaio 2011

Dichiarazione di voto sul bilancio del Capogruppo Italo Bruseghini - Consiglio Provinciale del 17 gennaio 2011

Sig. Presidente,
gli interventi dei colleghi che mi hanno preceduto lasciano già presagire quale sarà la posizione del Gruppo PD.
Le risposte che abbiamo avuto sulle proposte di emendamento la dice lunga sulla vostra disponibilità al confronto.
Era nostra intenzione, nel caso fossero state accolte, prendere in considerazione l’eventualità di astensione, non come scelta di condivisione del bilancio ma come atto politico di responsabilità per iniziare un dialogo costruttivo.
Invece ancora una volta le è mancato, signor Presidente, il coraggio di fare scelte utili al territorio, perché s’è preferito mantenere gli equilibri interni alla sua Giunta e non s’è voluto rischiare di provocare scontri con e tra i vari Assessori.
Il risultato è stato, ancora una volta, nessuna scelta strategica nuova, nessun progetto innovativo! Continuate a navigare sulla scia della precedente amministrazione, nonostante i proclami e gli strali della campagna elettorale.
E, per favore, non iniziate con i soliti pianti, non ne possiamo più!!
Abbiate la decenza di non riprendere con i soliti ritornelli: “Patto di stabilità” , “Federalismo”, “trasferimenti mancati”: basta!
Governate a Roma, a Milano, in Provincia: siete voi la causa politica delle vostre lamentele, e del taglio di servizi che colpisce anche il nostro territorio!
Cosa diceva. Signor Presidente, in campagna elettorale e all’atto del suo insediamento?  Che l’omogeneità politica e la sinergia tra Governo, Regione e Provincia  avrebbe di certo fatto bene al nostro territorio? Siamo convinti che oggi, ancor più di ieri, sia piuttosto difficile credere a questa affermazione: sono i fatti a contraddirla!
E parte della colpa è vostra: se si vogliono  trovare risorse in un bilancio, seppur misero, le condizioni bisogna crearle, in base alle priorità.
E invece tutto piatto.
Un bilancio di routine, senza novità, senza coraggio, senza una linea progettuale. Un bilancio a cui nemmeno voi credete.
E lo vediamo a partire dalle relazioni presentate dagli assessori: se togliamo il piano delle opere pubbliche dove vi sono gli indirizzi e le risorse per svilupparli (ci mancherebbe altro…lo prevede la legge!), negli altri sembra di leggere il libro dei desideri.
Se si raffrontano le parole ai numeri balza all’occhio di chiunque che i conti non tornano. Mancano i fondi per realizzare la maggior parte dei progetti elencati.
E’ una lista senza priorità e - dettaglio non trascurabile - senza le risorse che la rendano realizzabile.
Non si evidenzia con chiarezza quali saranno gli interventi che verranno attuati, per non parlare del fatto più grave: l’assoluta mancanza di una lettura politico-amminnistrativa da parte degli assessori. E’ evidente che sono buone relazioni pensate e scritte dai funzionari, senza la regia politica. Anche nelle commissioni abbiamo assistito alla ripetizione, pedissequa e impersonale, di quanto già scritto in relazione, con l’unica eccezione confortante dell’assessorato al lavoro, nella cui relazione vengono presentati una serie di dati a confronto che ci ha permesso almeno una lettura più corretta e approfondita.
Fiumi di parole che riteniamo non del tutto attendibili e senza concretezza, e che ci rendono difficile formulare proposte: il Peg sarà il momento della verità! Lo attendiamo con ansia per dimostrare il vuoto programmatorio e politico di questo bilancio:  almeno a quel punto sarete costretti a gettare  la maschera delle parole e dei proclami tanto cari a Lei Presidente.
Noi vi sfidiamo , portate il Peg nelle Commissioni, noi siamo pronti ad entrare nel merito progetto per progetto, parola per parola.
E ora alcune valutazioni puntuali.
All’Assessore Simonetti chiediamo ufficialmente che ogni 4 mesi ci sia il monitoraggio dell’andamento di tutte le opere pubbliche con il relativo cronoprogramma – ovviamente anche di quelle in essere - 
All’Assessore De Poi  chiediamo quando intende dare inizio ai lavori del recupero del Ponte Ferroviario  Calolziocorte-Olginate,.
E’ giusto che tutti sappiano che ci sono somme stanziate dalla precedente amministrazione per questo progetto, che giacciono inutilizzate: siamo fermi al settembre 2009.
Chi li paga questi ritardi? Per non parlare del fatto che si continua a ritardarne la  fruibilità da parte dei cittadini.
E’ questa, signor Presidente la a lei tanto cara politica del fare? Bella dimostrazione!.
Per quanto riguarda il Piano del Mais possiamo, cortesemente, sapere quali sono i Vostri programmi?
Cosa state aspettando? Non un passo in avanti è stato fatto dopo il Vs. insediamento: questa è la Vs. politica, o ci sono dei condizionamenti esterni?
Lo stesso vale per il PTCTP: continuate a fare affermazioni generiche. Cosa volete fare? Forse, dopo ormai quasi due anni di sonnolenza, è arrivato il momento di dirci quello che volete fare…VOI.
O forse è vero che i famosi correttivi che volete apportare al piano altro non sono che varianti occasionali, che si manifestano solo quando venite chiamati in causa da Comuni o imprenditori?.
Parliamo ora degli Accordi di Programma: non li smentite ma nemmeno li attuate, oltretutto pare che non facciate caso al fatto che, su quegli accordi, sono scritti nero su bianco i tempi di attuazione. Ma li condividete ancora??
Sentiamo dire che i Comuni non danno l’impressione di averli in agenda e di volerli…Ma la Provincia dov’è? La Provincia deve avere un ruolo e un compito precisi: favorire la condivisione e decidere, dettare la linea su cui cercare il consenso dei Comuni (tra l’altro non era questo uno dei suoi proclami Presidente?). Dov’è la linea? Dove sono gli sforzi per la ricerca di condivisione?
Al Consigliere Fumagalli  diamo atto di aver preso seriamente in mano SISCOTEL , di aver saputo cogliere le professionalità esistenti all’interno dell’Ente. Ora si dovrà fare il passo decisivo: “L’Accordo con  i Comuni”. Sarà una prova dura, lo sappiamo,  ma ci auguriamo che in tempi brevi si riesca ad attuare, dipenderà da Lei condividere e convincere i Comuni sulle scelte.
Purtroppo, invece, le professionalità interne all’Ente in materia di agricoltura non sono state utilizzate, anzi, e i risultati sono evidenti davanti ai ns. occhi. 
Quello che è successo in quel settore, con il personale, è vergognoso;  e, anche peggio, è il fatto che non ho sentito nessuna voce nella maggioranza che contesta questi metodi che sanno di epurazione.
Altro tema, altre perplessità: la sicurezza dei cittadini. Tema talmente sbandierato, da essere messo al secondo posto tra le priorità nelle linee di mandato.
E’ per caso sparita improvvisamente l’emergenza? Perché noi abbiamo serie difficoltà a capire cosa si è fatto o cosa si vorrà fare. Non portateci a pensare che fosse solo un “al lupo al lupo” strumentale e ai fini della campagna elettorale…..
L’unica cosa che si è vista è lo sperpero, a nostro parere, di 30.000 euro come contributo ai cittadini per installare  telecamere nelle abitazioni private. 30000 euro per 60 famiglie lecchesi su 130000!! Tra le righe si vedono proposte che riguardano il futuro decentramento di alcuni servizi provinciali  e si propongono accordi di programma sulla sicurezza. Ma, al di là delle enunciazioni: con quali mezzi economici? con quale personale? A ben guardare e tra le righe si trova la risposta: non sono veri e propri accordi sul funzionamento complessivo di servizi decentrati, ma semplici accordi logistici. Non c’è nessun altro pensiero: lo dimostra il fatto che non c’è aggiunta di risorse umane, né di risorse economiche. Ancora una volta parole…
E infine, ciliegina sulla torta, la campagna del “Made in Italy”. Sarebbe interessante sapere che percentuale di made in Italy o “Made in Lecco” avete acquistato rispetto al passato, ovviamente depurati da quelli spesi sulla comunicazione, o forse meglio dalla propaganda.
Se si dovesse credere alle vostre dichiarazioni sulla stampa certamente il 100%.... Guardando i fatti, invece, una percentuale di gran lunga più bassa. Lo testimoniano le chiavette cinesi che avete distribuito a Sindaci, Presidenti di Associazioni, Consiglieri, insomma a tutte le rappresentanze istituzionali che sono intervenute la serata dei 15 anni della Provincia (quale miglior momento per favorire la produzione locale….che occasione persa!)
Crediamo che, a differenza di quello che sostenete, le risorse per realizzare qualche nuovo progetto  o dare aiuto alle aziende o altre iniziative, c’erano: bastava non sperperare soldi su interventi programmati all’ultimo momento. In modo particolare faccio riferimento al fiume  di determinazioni del mese di dicembre, i cui risultati andranno nel 2011 e che noi riteniamo inutili (facciamo solo alcuni esempi:  gadgets, chiavette, spazi pubblicitari, libretti. Solo per queste poche voci avete sprecato  50.000 euro).
Per non parlare dell’aumento del fondo di riserva, utilizzato più e più volte per interventi né straordinari, né fondamentali: questo dimostra la vostra scarsa capacità programmatoria!
E allora, in conclusione, le lanciamo una sfida.
Le Amministrazioni che andranno al voto nel 2011 diminuiranno il numero degli Assessori.
Lo faccia anche Lei Sig. Presidente, lo faccia per dare più servizi e più progetti al nostro territorio.
Noi, è ormai più che evidente, voteremo contro questo scialbo bilancio denunciando la non volontà di confrontarsi con le minoranze e con un invito finale ad alzare la voce nei confronti della Regione affinché nelle pieghe del bilancio regionale del 2011 trovino allocamento fondi per intervenire sulla Lecco-Bergamo, che non può rimanere interamente sulle spalle della nostra Provincia, portandoci a congelare ogni altro tipo di intervento.

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